Appena tre giorni fa il consigliere regionale Dino Pepe era tornato a chiedere alla giunta Marsilio un intervento risolutore sul caso dei miasmi insopportabili patiti dai cittadini che risiedono nella zona industriale di Valle Cupa nel Comune di Colonnella ed addebitati all’attività della società Stam srl che, lì, produce compost organico. Nelle scorse ore, dal dipartimento Gestione e rifiuti e bonifiche della Regione Abruzzo, è arrivato il provvedimento che impone alla Stam di spegnere gli impianti. Il provvedimento di fatto diffida la Stam da anni accusata, dal territorio, di diffondere cattivi odori nell’aria di contrada Vallecupa a Colonnella e dei territori vicini, con tanto di azioni legali ed esposti partiti (tra Abruzzo e Marche) anche dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Leandro Pollastrelli. Il provvedimento diffida la Stam a sospendere ogni attività prevista dall’autorizzazione Aia per il prossimo semestre, «per le criticità e inadempienze rilevate nelle relazioni Arta», è scritto nella determina dirigenziale. Si tratta del primo importante tassello messo dalla Regione, la stessa che aveva autorizzato la Stam a svolgere la propria attività e che, ora, alla luce di analisi, documenti e atti vari, sospende l’esercizio dell’azienda produttrice di fertilizzanti, ponendo in essere la revisione dell’autorizzazione integrata ambientale rilasciata nel 2017. Le verifiche effettuate a inizio anno dall’Arta hanno evidenziato il superamento dei valori di ammoniaca in atmosfera e, sempre secondo quanto era emerso dalle verifiche, la Stam avrebbe solo parzialmente ottemperato alle richieste di chiarimenti e alle prescrizioni imposte (quelle di un anno fa). Ora è stato chiuso il procedimento di diffida e chiaramente la Stam può fare ricorso al Tar contro il provvedimento regionale appena emesso.