Il Consiglio regionale aderirà ai progetti nazionali ed europei volti a sostenere la candidatura della transumanza ad essere iscritta nella lista del patrimonio materiale dell’Unesco. E’ quanto approvato nel pomeriggio dal Consiglio regionale con un emendamento a prima firma Sospiri ed approvato nella seduta del Consiglio regionale. “Una norma a cui tengo molto- dichiara il Presidente Sospiri primo firmatario dell’iniziativa – Perché fa parte della nostra storia e della nostra tradizione. Sono convinto che la transumanza, dopo essere stata riconosciuta dall’Unesco nel 2019 come patrimonio immateriale, può diventare anche uno straordinario strumento di promozione turistica e territoriale per l’Abruzzo –aggiunge il Presidente dell’Assemblea legislativa – al pari dei grandi cammini internazionali che mobilitano migliaia di persone ogni anno. Penso ad un progetto di valorizzazione come quello del Cammino di Santiago di Compostela che in Spagna è diventato un simbolo di turismo lento che traina un importante settore come quello turistico di quella regione. Anche in questo caso il Cammino di Santiago e le sue strade ha trovato negli anni l’importante riconoscimento dell’Unesco ragione per la quale crediamo di avere le carte in regola con un progetto che parta dall’Abruzzo ma che raggiunga anche altre regioni italiane.” Al fine di promuovere la transumanza il Consiglio regionale parteciperà all’organizzazione dell’evento “Settimana internazionale della transumanza” che si terrà a Sulmona nel prossimo mese di settembre con l’obiettivo di evidenziare le opportunità legate allo sfruttamento turistico del fenomeno della transumanza. “Ma la transumanza si lega anche al nostro poeta D’Annunzio – aggiunge Sospiri – il Vate infatti ha dedicato una delle sue opere più famose al fenomeno per questo abbiamo ragionato di inserire una serie di eventi sulla transumanza già nei prossimi mesi con il cartellone legate alle Celebrazioni su Gabriele D’annunzio. Credo molto in questo progetto per cui devo ringraziare anche i consiglieri D’Incecco, Di Matteo, Bocchino e Scoccia che hanno inteso condividerne lo spirito e la lungimiranza.”