Niente da fare. Quarto rinvio per l’assemblea dei soci in casa Teramo Ambiente. Il dottor Marco Basaglia, curatore fallimentare della quota privata della società per conto del tribunale di Venezia, non ha partecipato all’assemblea determinandone l’inefficacia per mancanza del numero legale. All’incontro D’Alberto intervenuto in audio conferenza ha inviato Valdo Di Bonaventura perchè il primo cittadino è partito stamattina alle 5 alla volta di Memmingen per dare il via alle celebrazioni per il gemellaggio con la cittadina tedesca. Basaglia non sarebbe arrivato perchè avrebbe ritenuto inopportuna la scelta del sindaco di ritirare l’incarico a Bozzelli durante la procedura di cessione della quota privata della Team avviata dal tribunale veneto. Per questo non si è presentato alle ultime tre assemblee e neppure stamattina. Prossimo tentativo per venerdì prossimo. Quella, dunque, potrebbe essere l’occasione buona per ratificare l’uscita di scena di Bozzelli e l’avvicendamento con Luca Ranalli. L’ex amministratore delegato Team è stato designato alla presidenza più di un mese e mezzo fa dal sindaco, ma per diventare operativo deve ricevere il via libera da parte dell’assemblea. «Qualche giorno fa Basaglia ci aveva fatto intendere che avrebbe partecipato all’assemblea – dichiara il Sindaco D’ Alberto – poi ci ha informato che non sarebbe stato presente per impegni istituzionali. Ho ribadito che questa situazione di stallo e mancata partecipazione soprattutto per il comune di Teramo che è l’unico ente che lavora con la Te.Am, è inaccettabile. Situazione che rischia di mettere in crisi la continuità aziendale, abbiamo la necessità di nominare il presidente e di ricomporre il cda. Il 5 luglio mi auguro che si possa avviare l’attività ordinaria della società». Il Sindaco poi denuncia il fatto che il collegio sindacale si è rifiutato di consegnare i documenti chiesti dal Comune degli ultimi Cda fatti dopo la rimozione del presidente Bozzelli. «Mi sono stati negati gli atti dall’Ad e dal collegio sindacale nell’esercizio del diritto di socio. Il collegio ha risposto che è un diritto chiederlo ma non è un obbligo darlo è una facoltà del cda». Il Comune ha di nuovo formulato la richiesta dei documenti degli ultimi Cda post Bozzelli.