Teramo addio. Lasciano piazza Martiri della Libertà le lumacone fucsia di Natura Indomita, le installazioni che per tre mesi hanno fatto conoscere la Cracking Art in città. Questa mattina ne è iniziato lo smantellamento sotto gli occhi già nostalgici dei teramani. Con qualche giorno di ritardo rispetto alla data del 31 ottobre, Teramo saluta le colorate opere d’arte che per la prima volta hanno animato un centro cittadino in Abruzzo. Arrivate a fine luglio, le lumacone hanno accompagnato tutta l’estate e tutto ottobre. Contestate da alcuni, adorate dai più, le lumacone hanno fatto da sfondo a centinaia di selfie di bambini, famiglie, giovani e meno giovani. E, come loro, anche le altre coloratissime opere d’arte disseminate tra centro storico e parco fluviale. Un percorso che ha coinvolto il laghetto della Villa Comunale, con le rane multicolore, i giardini Gambacorta, piazza Sant’Agostino e l’area verde di Fonte della Noce con rondini giganti e poi il corso, con le chiocciole arrampicate sulla struttura specchiante di Largo San Matteo, e via del Vescovado con il grande elefante rosso a sostegno della sede terremotata del Comune senza dimenticare orsi e lupi, animali simbolo della natura abruzzese, su corso De Michetti e la rotonda di piazza dei Caduti per la Libertà. Infine i due maxi conigli al parco fluviale. Tre mesi di arte all’aperto che hanno contribuito a creare un’atmosfera da fiaba.