Da 14 giorni l’assistente di volo, il teramano Mario Clemente protesta davanti ai check-in di Air Italy al Terminal 1 di Malpensa e proseguirà nell’iniziativa fino a quando le istituzioni non andranno a fondo della chiusura della seconda compagnia aerea italiana che ha lasciato senza lavoro lui insieme ad altre 1.450 persone dislocate tra le basi di Olbia e Malpensa.
«La barca non affonderà da sola, è il momento di scoperchiare tutto il marcio che c’è nell’aviazione Italiana». Clemnte dopo un anno in Lauda Air ha iniziato a lavorare nell’Air Italy nel 2005 e fu uno dei primi a essere assunto.
Quella di Clemente è un’iniziativa autonoma che viaggia con la mobilitazione sindacale. Tutte le sigle unite (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Anpac, Anpav, Ap, Usb e Cobas) hanno organizzato un presidio fisso al Cbc (Crew briefing center) di Malpensa, tutti i giorni dalle 9 alle 18, fino a fine vertenza.