Si svolgerà al centro commerciale Gran Sasso di Teramo la giornata conclusivo del progetto “Buona Strada” promosso a livello nazionale dall’ANPAS e che vede nell’Abruzzo la regione di riferimento grazie allo straordinario lavoro svolto dalla squadra capitanata dal presidente Stefano Di Stefano (nonché Commissario della Sezione Polizia Stradale di Teramo), alla guida di un Comitato Abruzzo che riunisce ben 35 associazioni. Sabato 4 dicembre, dalle 10 alle 18, presso il Centro Commerciale, si svolgerà la giornata che vede il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: si tratta della campagna di sensibilizzazione e prevenzione sulla sicurezza stradale, con lo scopo di scoraggiare comportamenti imprudenti e dannosi per la sicurezza, lavorando su un potenziamento dei livelli di percezione e consapevolezza di rischio e danno correlato. A supportare questa attività saranno anche i collaboratori di progetto, Polizia Stradale – ACI – Autoscuole e partnership. L’avvio del progetto Buona Starda ha messo in luce come i conducenti, veicoli e ambiente circostante costituiscano un sistema complesso di interazioni che spiega come il verificarsi di un incidente si traduca nel fallimento di uno, o più di uno, dei suoi componenti; le cause di un incidente vanno dunque ricercate, senza preclusioni, nei comportamenti di guida, nelle condizioni e nelle caratteristiche dei veicoli e nella strada, tenendo presente che il conducente è sicuramente il componente più fallace del sistema. Da uno studio, grazie all’alternanza dei contributi portati dai vari collaboratori, si è riusciti ad acquisire una maggiore e migliore consapevolezza sul fenomeno dell’incidentalità stradale in Italia attraverso l’osservazione empirica della realtà, nonché di approfondire le statistiche regionali sull’incidentalità stradale e constatando che le regioni target individuate in fase di progettazione (Abruzzo, Valle D’Aosta, Calabria, Sardegna) presentano un numero di vittime più elevato della media nazionale. In Abruzzo, individuata quale regione “pilota”, il progetto prevede incontri con le utenze più vulnerabili (giovani ed anziani), da intercettare principalmente presso gli Istituti di Istruzione, nei Centri Commerciali appunto, nelle discoteche ed in altri luoghi di aggregazione.

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