Count down verso le elezioni Regionali “con una formazione completamente civica” che possa concorrere a diventare “l’alternativa a questo governo regionale a guida Marsilio”. Nasce oggi ufficialmente Polis 305, la nuova compagine civica promossa, tra gli altri, dal sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, fresca di presentazione a L’Aquila (non a caso all’Emiciclo). Con Gianguido D’Alberto, il già sindaco di Francavilla, Antonio Luciani, il già sindaco di Pescara, Marco Alessandrini ed il consigliere regionale Americo Di Benedetto. “Polis 305 conferma il legame con il territorio e con i rappresentanti del territorio: è questo l’elemento che differenzia il nostro progetto da molti altri. Non dobbiamo occupare uno spazio. Il percorso è inverso. Stiamo cercando di aprire e non di occupare uno spazio che, sopratutto in questo momento sotrico, possa essere un punto di riferimento a tutti i livelli istituzionali. E’ uno spazio civico per tutto un mondo che si colloca nel civismo che chiaramente non è politicamente neutro, sarebbe un civismo di convenienza…Il civismo che mettiamo in campo con Polis 305 ha lo scopo di rafforzare i percorsi a partire dalle energie e dalle esperienze degli amministratori locali”, ha dichiarato D’Alberto. “Uno spazio di discussione”, spiega ancora il sindaco evidenziando come Polis 305 “non è un’iniziativa che nasce da un tatticismo politico, da riposizionamenti e fuoriuscite politiche. Non è la nostra finalità. Io sono e sarò sindaco di Teramo, non c’è una volontà di ricollocarmi…E’ un progetto che ambisce a portare il patrimonio delle esperienze amministrative locali, per servire un Abruzzo che non deve viaggiare più a una doppia velocità: serve un equilibrio dei territori. Restituire autorevolezza al dibattio politico, passando dalle comunità e dai territori anche per contrastare l’astensionismo al voto”, conclude, “e gli amministratori ogni giorno affrontano i problemi e non si possono permettere alcuna forma di populismo”. Polis 305 vuole scrivere, partendo dal territorio, il futuro della Regione Abruzzo. I primi interlocutori, chiaramente, dicono i 4 fondatori, saranno i partiti. 

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