“Non era possibile un atteggiamento diverso dall’astensione, per l’assestamento di bilancio approdato nel pomeriggio in aula, perché la manovra finanziaria del centrodestra è priva di programmazione e ricca di dubbi irrisolti”, così il capogruppo Pd Silvio Paolucci sul punto principe all’ordine del giorno della seduta di oggi, che ha reso norma anche l’emendamento sulla maggiore trasparenza degli atti amministrativi della Regione.
“Un atteggiamento di estrema responsabilità da parte dei gruppi di centrosinistra rispetto a questo documento contabile propedeutico al bilancio e anche a fronte del numero legale più volte mancato durante la seduta. Una collaborazione anche in ragione della sentenza della Corte costituzionale del 7 dicembre e della pandemia che ha toccato anche i lavori del Consiglio. Ci attendiamo che il Governo regionale risolva tanti dubbi che sono emersi dalle carte dell’assestamento, incrociandole anche con quelle del bilancio. Dubbi anche pesanti in alcuni aspetti. Nulla dice sulle conseguenze della sentenza della Corte costituzionale e sul mancato rispetto dei pagamenti sugli investimenti. Né perché si è prima detto che ci sarebbero stati tanti tagli, salvo poi dire che molte poste erano state salvaguardate. Sul tema trasporti si rischia di attivare un nuovo debito fuori bilancio che pagheranno gli abruzzesi su un servizio fondamentale, perché ad oggi non è stato ripristinato un euro dei 7 milioni di tagli operati dall’esecutivo al fondo regionale del settore. Non convincono nemmeno le azioni di ripianamento del debito sulla sanità, il cui disavanzo viene oggi certificato dalle dichiarazioni del centrodestra stesso, che danno ragione a tutti gli allarmi che abbiamo lanciato in questi quasi tre anni di consiliatura e che confermano anche le cifre di un debito anche superiore ai 130 milioni di euro che avevamo paventato. Nulla nemmeno sul fronte delle cartolarizzazioni scadute, che grazie alla gestione sobria negli anni precedenti avrebbero consentito di liberare ingentissime risorse.
Grazie alla nostra responsabilità diventano più trasparenti anche i documenti dell’esecutivo secondo quanto stabiliscono le procedure vigenti. Si tratta di disposizioni che riguarderanno la pubblicazione integrale di tutti gli atti di natura dirigenziale, nonché quelli della Giunta e di diretta emanazione del presidente della Regione, che ad oggi non godevano di tale prerogativa. Viene fissata anche un’ulteriore garanzia dell’applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33 e di tutte quante le prescrizioni inerenti il trattamento dei dati personali, perché l’organo che pubblica dovrà così motivare la ragione per cui omette la messa in trasparenza di parte degli atti emanati e sarà portato a un rispetto più organico delle normative”.