Lo strampalato e scomposto comunicato di Sinistra Italiana, che getta la compagine leghista in un minestrone di sciocchezze, non meriterebbe alcun tipo di replica anche solo per il palese livore che annebbia i due redattori; ma, in quanto delegato per l’Abruzzo dalla Lega – Salvini Premier per le politiche montane e in quanto segretario comunale della Lega a L’Aquila, mi limiteró a sottolineare le scarse e carenti nozioni, proprio in tema di tutela ambientale, per la quale si auto-proclamano indomiti pseudo-difensori. Già le folli e scriteriate affermazioni, che vogliono il comparto sciistico invernale non bisognoso di aggiornamenti strutturali, dimostrano la palese e scellerata faziosità con cui vengono affrontati temi molto delicati e dai quali dipende il lavoro di tantissimi operatori del settore; lavoratori pedemontani con famiglie che vivono di turismo ma che vengono scaricati, trattati come reietti, per far posto a fauna e flora spesso “scoperta”, casualmente, solo qualche giorno dopo la presentazione di progetti di sviluppo proprio sulle aree interessate. Non entro nel merito della sentenza del TAR sugli impianti a Ovindoli, sentenza che va rispettata e accettata, ma, in maniera pretestuosa, i due “progressisti” puntano il dito contro amministratori e tecnici senza citare minimamente le due direttive europee, habitat e uccelli, a cui le sigle ambientaliste e i partiti di estrema sinistra, si appellano ogni volta che c’è da bloccare un progetto di sviluppo turistico sostenibile su aree di scarso pregio ambientale, in quanto già compromesse dalle attività umane. Direttive importanti e indubbiamente necessarie, con le quali mi troverei anche d’accordo se solo non fossero state applicate, da passate amministrazioni di questa Regione, sempre di area progressista, in maniera totalmente ideologica e schierata contro lo sviluppo delle nostre stazioni sciistiche a tal punto da trovarci, nel caso del SIC/ZPS Gran Sasso, di fronte a un colossale illecito. Una palese violazione dell’articolo 2, comma 3, della Direttiva 92/43/CEE che impone, in fase di perimetrazione dell’area interessata, di tener conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali. I due redattori si improvvisano, addirittura, anche novelli meteorologi in erba, scadendo nel totale ridicolo, per cercare di sminuire l’enorme affluenza di appassionati degli sport invernali i quali, in questi giorni, stanno affollando la Funivia del Gran Sasso, unico punto d’accesso invernale per la stazione di Campo Imperatore. Scienziati talmente accecati da non rendersi nemmeno conto di aver, sostanzialmente, sottolineato come, proprio a causa del riscaldamento globale, Campo Imperatore potrà restare una delle poche località sciistiche in grado di sopravvivere, in futuro, alle temperature più calde in quanto superiore ai 2.000 metri sul livello del mare. In pratica, hanno confermato che questa parentesi anticiclonica altro non è se non ciò che accadrà sempre più spesso nei prossimi anni causando affluenze sempre maggiori. Affluenze record che metteranno ulteriormente e palesemente in luce la necessità di un secondo accesso alla stazione di Campo Imperatore; sostanzialmente, si tratta della semplice applicazione del Piano Speciale Territoriale Scindarella-Montecristo che mai ha visto luce, in 30 anni di approvazione, a causa, secondo la strampalata tesi dei due scienziati di Sinistra Italiana, della Lega. Tutto ciò rinnegando, in conclusione del loro comunicato, anche il partito con il quale Enrico Perilli ha sempre governato questa città e con il quale, le compagini di cui ha fatto parte, hanno governato questa Regione e questo Paese. Siamo davvero nel ridicolo più totale. Spiegassero, piuttosto, per quale motivo non fanno mai parola sulle rimozioni dei veri detrattori ambientali sparsi sul PNGSL, spiegassero come sia possibile tollerare che una palese violazione di Natura2000 possa impedire qualsiasi minimo intervento di sviluppo su un’area strategica come il Gran Sasso e la smettano di essere portavoce di politiche fanatiche di terrorismo ambientale che vogliono, come unico e solo scopo, l’allontanamento dell’uomo dalla sua montagna e dai suoi territori per favorire aree costiere e metropoli. La loro politica dei NO produce solo ed esclusivamente conseguenze disastrose per L’Aquila e per le aree interne abruzzesi.
Giorgio Fioravanti
Delegato per l’Abruzzo alle Politiche Montane della Lega-Salvini Premier
Segretario Comunale Lega L’Aquila