“Non aiuta nemmeno la situazione che si è creata con scienziati che si ritrovano sotto processo alla luce delle inchieste di Teramo e L’Aquila: è paradossale che da una parte ci gonfiamo il petto per i successi degli scienziati italiani, e poi il fatto che si ritrovano imputati per inquinamento e messa in pericolo della sicurezza pubblica”. Lo ha dichiarato, con tono polemico, il presidente Marco Marsilio ad Assergi pochi minuti prima dell’arrivo del premier Draghi per la visita ai Laboratori dell’INFN sotto il Gran Sasso. E ha concluso, riferendosi alle inchieste delle procure “Tre anni fa abbiamo ottenuto il commissariamento del sistema con Gisonni e l’assegnazione di 120 milioni di euro. Ora dobbiamo accelerare per evitare di ritrovarci nella emergenza che abbiamo già vissuto. Evitare insomma che la regione si spezzi in due con chiusura del traforo”.