Si chiama Voce Urbana Lingua Collettiva il progetto di giovani cittadini per i cittadini, che propone uno sguardo sulla città nella città. Si tratta di un’esposizione fotografica pensata per lo spazio pubblico. Le fotografie, affisse sui tabelloni pubblici delle città di Atri e Pineto, rimarranno esposte per un mese, dal 15 luglio al 15 agosto 2021.

Le foto sono state scattate da giovani cittadini “non-fotografi”, che hanno utilizzato il medium fotografico come strumento strumento di indagine sul paesaggio locale. Ciascuno dei partecipanti al progetto ha proposto temi e visoni differenti, componendo così una molteplicità di sguardi . L’affissione dei manifesti negli spazi della città è l’ evento che porta a conoscenza della cittadinanza la ricerca svolta sul territorio negli ultimi sei mesi. Le fotografie, scattate a partire dal mese di gennaio, raffigurano paesaggi: vedute della città, elementi architettonici, presenze umane, spazi residuali, giardini, orizzonti, panorami.

L’idea è quella di raccontare una relazione con l’altro e con gli altri, intesi come l’ altra specie di viventi (vegetali, animali), ma anche come non viventi, quindi il corpo della città, il costruito, le barriere, i confini. Attraverso i segni e le stratificazioni, il territorio di per sé costituisce un racconto della realtà,con diverse possibilità di lettura e interpretazioni, ci parla di una relazione tra l’uomo e l’ambiente.

V.U.L.C. pone delle domande: come si relaziona il corpo del cittadino con il paesaggio? Qual è lo sguardo del cittadino sull’amibiente che lo circonda? L’idea del progetto si basa su alcune azioni: il vedere e l’attraversare con il corpo gli spazi della città e tutto ciò che la circonda, invitando la cittadinanza a riflettere sull’idea di abitare in relazione all’altro, in vista di possibili e auspicabili ripensamenti sui modi di abitare lo spazio.

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