In Abruzzo è in corso la raccolta firme sul suicidio assistito, l’obiettivo è raccogliere cinque mila firme in novanta giorni per presentare al Consiglio Regionale una proposta di legge popolare per regolamentare modi e tempi di eutanasia nella nostra regione.
La campagna, lanciata da Marco Cappato che ha fatto tappa a Teramo alcuni giorni fa, continua con un fine settimana di attivismo e banchetti in tutta la provincia.
A Teramo città il banchetto sarà sabato e domenica, la mattina, lungo il corso San Giorgio nei pressi dell’edicola, a Giulianova a Piazza del mare domenica mattina e a Silvi marina sabato mattina a Piazza Iris e a Silvi paese sabato pomeriggio a Corso Umberto.
La raccolta firme vede l’attivismo e l’impegno di decine di ragazze e ragazzi, donne e uomini in tutta la regione Abruzzo, che provano a mettere la maggioranza regionale davanti le proprie mancanze, e ad ottenere quello che è un diritto di base e un principio di civiltà, affermando che la nostra vita appartiene a noi.
Di fronte alla violazione dei diritti politici dei cittadini perpetrata dalla Regione Abruzzo, che disconosce la validità della firma digitale per la sottoscrizione di iniziative popolari, ci siamo attivati anche organizzando dei banchetti per gli studenti fuorisede nelle maggiori città universitarie in Italia: Un banchetto a Bologna questa domenica (19 marzo) dalle 10 alle 13 a Piazza Scaravilli, a cui ne seguiranno altri a Milano e Torino.
I coordinatori Jacopo Di Michele e Gianluca Di Marzio hanno dichiarato: “Quando la politica abdica alle sue responsabilità i cittadini si organizzano. Questa iniziativa trae origine dalle disobbedienze civili radicali, ma non è solo questo. Vogliamo riconnettere la cittadinanza abruzzese alle istituzioni rappresentative: non esiste democrazia rappresentativa se il Palazzo ignora le istanze dei cittadini.”
Tante le realtà, le associazioni e i partiti e che hanno aderito alla raccolta, i giovani democratici, i radicali Abruzzo, l’UDU, l’UAAR, la cellula Coscioni Marcuzzo, il Partito Socialista, Sinistra Italiana e tante e tanti indipendenti che credono nell’autodeterminazione e nella libertà