Gentilissimi, in occasione della vista del Sig. Ministro della Salute all’Università degli Studi di Teramo, il Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Teramo vuole far conoscere agli scriventi il suo parere sul tema della possibile localizzazione del nuovo nosocomio. Questo Comitato, circa un anno fa, si è reso promotore della costituzione di un Tavolo sul Nuovo Ospedale Mazzini a cui hanno aderito n.38 associazioni cittadine, in rappresentanza di sindacati, categorie del commercio, comitati di quartiere e gruppi ambientalisti, allo scopo di difendere l’attuale collocazione dell’ospedale Mazzini in località Villa Mosca, area perfettamente urbanizzata, collinare e quindi adatta alle cure sanitarie attraverso un ampliamento ed una ristrutturazione della esistente struttura. La nostra non è una semplice posizione campanilistica, ma il risultato di un’attenta analisi che parte dal valore degli alti indici di mobilità passiva registrati nella Asl di Teramo. Al riguardo, riteniamo che sia urgente ed indifferibile attuare un’offerta sanitaria migliore, a vantaggio della popolazione, sopratutto quella più bisognosa, con l’attuazione di provvedimenti che favoriscano l’utilizzo di maggiori risorse umane e di tecnologie innovative, piuttosto che la disponibilità di “vuoti” contenitori sanitari spesso risultati inutili. Sul punto, quindi, in riferimento ad un riadattamento e ad una riorganizzazione del servizio sanitario locale, si vuole ribadire che: a) alla città di Teramo spetta un nosocomio Dea di secondo livello in modo che si possano migliorare ed implementare le diverse prestazioni specialistiche; b) in riferimento alla localizzazione del nuovo ospedale, che alcuni esponenti delle locali istituzioni vogliono che si collochi fuori città, in località Piano D’Accio, del costo iniziale di circa €300 mln da sostenere con il ricorso ad un project financing, è nostro convincimento sostenere con forza la riqualificazione e l’ampliamento dell’attuale ospedale Mazzini( al costo preventivato di €130 mln circa) per i quali si dispone la somma di €82 mln, finanziata alla Regione Abruzzo dal Ministero della Salute nell’anno 2018; c) con la proposta di riqualificazione del nosocomio ex Mazzini, si vuole dire SI al riutilizzo delle strutture sanitarie di proprietà Asl di Teramo già esistenti in città; SI al riequilibrio territoriale della città, oggi fortemente squilibrata verso aree rivierasche a danno dei territori del Parco Gran Sasso-Monti della 2 Laga; No al project financing nella sanità; No ad un ulteriore consumo del suolo e NO ad un altro vuoto contenitore di proprietà Asl di Teramo. A completamento della presente nota, gentilmente Vi informiamo che ci siamo attivati con successo in città con la costituzione di tavoli per una sottoscrizione della nostra proposta(le cui ragioni vengono riportate nella locandina allegata), che ha conseguito in pochi giorni un numero di firme pari a circa 5 mila; nel contempo, abbiamo accompagnato all’iniziativa altre con articoli di stampa, presenze televisive ed incontri con rappresentanti politici ed istituzionali. Con una nostra nota del lontano 02/12/2019 avevamo già fatto presente a codesto Ministero, al Presidente della Regione Abruzzo ed al sindaco del Comune di Teramo la nostra posizione al riguardo, che vogliamo per ultimo così sintetizzare. Siamo interessati affinché la somma disponibile di €82 mln possa essere utilizzata per il riadattamento, per la riqualificazione e per l’ampliamento del vecchio nosocomio Mazzini, già dotato di ottime infrastrutture e collocato in un luogo ambientalmente salubre. Spendere centinaia di milioni di euro per una nuova struttura sanitaria, peraltro in un luogo non idoneo ambientalmente e posizionato ai margini della città, con una considerevole ricaduta sulle tasche dei cittadini, non pare possa essere la soluzione a vantaggio della collettività teramana. Le risorse finanziarie nella sanità, a nostro parere, dovrebbero essere destinate, come peraltro ha insegnato la grave crisi sanitaria in essere, in nuove tecnologie innovative ed implementando le risorse umane; alla sanità non sono utili le realizzazioni di “vuoti”contenitori.
Con osservanza Teramo li 19/04/2021 Il Presidente Domenico dott.Bucciarelli