L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato cinque procedimenti istruttori per presunte pratiche commerciali scorrette nei confronti di alcune società acquedottistiche abruzzesi (SASI, Ruzzo Reti, CAM), per presunti mancato rispetto della normativa sulla prescrizione breve.
“Si tratta – come spiega Federconsumatori – della bollettazione del marzo scorso. Le anomalie riscontrate in quella circostanza furono ritenute da Federconsumatori di un certa gravità, tanto che il Comitato Regionale dell’associazione che tutela i consumatori chiese un incontro urgente per proporre una sospensione temporanea della riscossione in quanto non erano state ripettate le delibere con cui l’Autorità ARERA aveva regolato l’emissione delle fatture nel caso in cui recassero periodi di riferimento anteriori di due anni rispetto alla data di scadenza (prescrizione breve introdotta dalla legge di bilancio 2018).
La proposta di Federconsumatori non venne presa in considerazione e alla data dell’incontro, 12 aprile 2021, un certo numero di utenti aveva già versato somme risultate da fatture difformi dalla delibera Arera n. 186/2020 art. 3.3 e inidonee a fornire le informazioni necessarie e di rilevanza determinante ai fini della prescrizione. La difformità – continua Federconsumatori – non è quindi da ritenere eccezione fine a se stessa perciò l’AGCM stessa giustifica così il suo intervento: l’assenza di un’adeguata informativa sulla prescrizione biennale ostacola l’esercizio dei diritti previsti dai contratti e può indurre i consumatori a pagare importi per i quali, invece, sarebbe stato possibile eccepire la prescrizione.
La proposta di sospensione – conclude Federconsumatori – era quindi un solerte invito a rinunciare autonomamente agli importi prescritti (art. 3.4 delibera 186/20) e a favore della nostra Società acquedottistica in termini di credibilità e visto che non si sarebbe trattato neppure di un importo considerevole”