“L’impatto dell’aumento dei costi energetici nel settore idrico è al sud più alto rispetto al nord per effetto della minore dimensione delle imprese. Incrementi di quasi 10 volte del prezzo dell’energia comportano un impatto fino al 40% del fatturato delle imprese del sud, contro il 25% del centro nord. Numeri che, se non compensati, rischiano di spegnere quelle luci che grazie anche al PNRR si stavano accendendo anche nel Mezzogiorno”. Così il direttore della Svimez Luca Bianchi, nel corso del suo intervento al Festival dell’Acqua di Torino promosso da Utilitalia, la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche nel panel dal titolo, ‘PNRR per i servizi idrici: stato di attuazione e prospettive’. Per lo Svimez il PNRR, “dimostra che nel Mezzogiorno si può avere un modello diverso rispetto al passato, attivando gli investimenti necessari a ridurre il divario nei servizi idrici. Investimenti nel settore idrico per 2,6 miliardi al sud vuol dire 6 decimi di crescita del Pil e oltre 20 Mila occupati aggiuntivi”.