Non ha responsabiità dirette la Regione Abruzzo nel caso degli stipendi arretrati dei 24 lavoratori e lavoratrici alle dipendenze della PAP impiegate all’interno della Casa di Riposo “De Benedictis” di Teramo, così come non ne ha la Asp1 “che puntualmente e mensilmente eroga il corrente alla PAP”. Lo hanno voluto chiarire, stamane, in una conferenza stampa, l’assessore regionale Pietro Quaresimale e il commissario dell’Asp1, Roberto Canzio, specificando che su 255 dipendenti della Asp, di cui 231 in capo alle cooperative cui sono appaltati i servizi e 12 alle dirette dipendenze dell’Asp1, “ci sono 24 persone che vantano mensilità arretrate ma è la PAP che deve erogare quelle mensilità, per quanto riguarda la Asp1 c’è un pagamento mensile delle fatture”, ha illustrato Quaresimale. Che ribadisce che “non è la Regione Abruzzo che finanzia la Asp1”. Come funziona? “La Asp1 percepisce dalla Asl di Teramo i 32euro per ciascuno dei 215 posti letto presenti cui si sommano 85 posti pagati dai privati. Ovvio che la Regione, nell’ambito degli stanziamenti di budget della Sanità, eroga alle Asl i fondi relativi a quei posti letto ma è la Asl che paga la Asp1 e la Asp1 è in regola con le fatture del corrente”.
Una buona notizia è l’impegno pubblicamente assunto dall’assessore Quaresimale: “Con gli uffici regionali stiamo vedendo come recuperare i 100mila euro che sanerebbero gli stipendi arretrati vantati dai 24 lavoratori, ovvio che nessuno vuole lavarsi le mani del problema ma è bene che ci sia un’operazione-verità e trasparenza perchè altrimenti passa un messaggio distorto”. I famosi 3milioni di euro promessi a dicembre 2021 “la Regione li ha liquidati per metà ma parliamo di fondi eccezionali per coprire spese eccezionali legate al Covid e, con i tempi tecnici della burocrazia noti a tutti, stiamo attendendo il secondo avviso che porterà ad erogare altri 7 milioni di euro.Ma non è questo il problema, il problema è che nel 2019 noi abbiamo ereditato una situazione debitoria di 12 milioni di euro e devo riconoscere lo straordinario operato fin qui portato avanti dal commissario dell’asp 1, Roberto Canzio, che sta mettendo insieme i tasselli di un piano industriale significativo”. Gli ha fatto eco proprio Canzio, annunciando che, stando agli step del piano industriale la Asp1 conta di “dimezzare il debito corrente e di azzerarlo entro fine 2023 e di ridurre del 40% il debito milionario ereditato. Il piano contempla, ad esempio, la rivalutazione delle tariffe (su cui Quaresimale sta lavorando in sinergia con l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, ndr), la rivalutazione patrimoniale dell’azienda”, ha dichiarato. Ma la conferenza stampa ha visto momenti di forte tensione visto che si sono presentati sia l’ad della PAP, Marcello Profeta, sia i sindacalisti della Filcams Cgil insieme a due lavoratrici con cinque mesi arretrati di stipendio