Il Comune di Giulianova firma una convenzione con la Fondazione AlberItalia. Grazie al progetto “Parco Italia”, saranno presto messe a dimora 3600 piantine su 4, 5 ettari di terreno. Per tre anni la Fondazione ne curerà la crescita. L’assessore Paolo Giorgini: “E’ un progetto che guarda al futuro sotto tutti i punti di vista”. 3600 piccoli alberi crescono, a Giulianova. E’ quanto prevede la convenzione sottoscritta tra l’ Amministrazione Comunale e la Fondazione AlberItalia, ente nato nel 2021 dall’iniziativa di un gruppo di docenti universitari, ricercatori, tecnici e rappresentanti della società civile con l’obiettivo principale di contrastare gli effetti del cambiamento climatico e l’uso indiscriminato del suolo. Le stesse finalità appartengono all’ Amministrazione Comunale, che ha sposato, nello specifico, “Parco Italia” il progetto che, sulla base di una stretta collaborazione tra AlberItalia ed enti locali, prevede un piano per la riforestazione urbana e l’incremento significativo del patrimonio arboreo cittadino. La convenzione siglata a Giulianova prevede la messa a dimora di 800 piantine su 4,5 ettari di superficie, per un totale, come detto, di 3600 futuri nuovi alberi, ognuno dei quali avrà a disposizione uno spazio di 12 metri quadri. Le aree scelte per il progetto sono il parco Cerulli, la pineta alla foce del Salinello, quelle attorno al santuario dello Splendore (compreso il terreno tra via Parini e via Montello), altre ancora a Colleranesco. I terreni individuati, secondo la convenzione, saranno dati in affidamento temporaneo ad AlberItalia per tre anni, al termine dei quali essi verranno restituiti, con l’impegno, da parte del Comune, di curare e mantenere il rimboschimento per almeno 15 anni. Il progetto, curato dall’ Ufficio Ambiente e validato dalla fondazione, affida ad un tecnico agronomo, il dottor Matteo Colarossi, la scelta degli esemplari e la loro idonea collocazione. AlberItalia si impegna a garantire che le diverse fasi del progetto siano eseguite su base scientifica, rispettando i criteri contenuti nel vademecum “Il posto giusto per gli alberi giusti”. La fondazione curerà, inoltre, che i lavori siano eseguiti nel rispetto delle norme di legge in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro e coprirà i costi delle attività di progettazione, realizzazione dell’impianto e manutenzione nei 3 anni successivi alla messa a dimora. Suo, infine, l’impegno per l’attecchimento di almeno il 90% delle piante ed il loro corretto sviluppo. Saranno piantati esemplari di rovere, farnia, roverella, acero campestre, carpino nero e bianco, frassino meridionale, tiglio selvatico e nostrano, sorbo, ciavardello, ontano nero, pioppo bianco, pino d’Aleppo, nespolo comune, melo, pero e ciliegio selvatici.
“Si tratta di un progetto che, in tutti i sensi, guarda al futuro – commenta l’ Assessore alla Manutenzione del verde Paolo Giorgini – Lo fa non solo perché punta a dare senso e fondamento alle attuali politiche di tutela dell’ ambiente, ma perché coniuga la parola “sostenibilità” pensando ai nostri figli e ai figli dei nostri figli. Saranno loro, infatti, a vedere e a godere di alberi adulti, dalle dimensioni considerevoli. Per intanto, però, ( e questo è il dato nuovo) l’ Amministrazione Comunale non resta spettatrice passiva della crescita, ma cura di mettere in atto tutte le misure perché gli esemplari siano e continuino ad essere in salute. In sostanza, piantiamo oggi centinaia di piccoli alberi e assicuriamo loro un futuro, che è, poi, il futuro di questa e delle prossime generazioni umane”.