Niente da fare. I sindacati che rappresentano i lavoratori dell’ATR Group non riescono a incontrare i curatori fallimentari che, agli atti, oggi rappresentano i “datori di lavoro” dei dipendenti di uno di quei colossi industriali ridotti ad una completa improduttività ma che tanto avrebbero ancora da dire visto che, e non è affatto secondario, il mercato del carbonio è più frizzante che mai. Questa mattina i segretari provinciali di FIOM CGIL, Natascia Innamorati, di FIM Cisl, Marco Boccanera, e di UILM Uil, Gianluca Di Girolamo, sono tornati a chiedere a gran voce un confronto con la curatela, visto che è risultata essere la grande assente in tutte e tre i tavoli convocati dalla Regione. “Non conosciamo il destino dell’Atr, non riusciamo a interfacciarci. I lavoratori hanno diritto di conoscere le eventuali prospettive. Sappiamo che il Di Murro si è opposto al fallimento ma le prospettive quali sono?”, hanno evidenziato i tre rappresentanti sindacali. Non senso fare accenno ad una controlettura, a tratti amara: “La Politica, forse, ha lavorato in tutti questi anni affinchè si arrivasse a questo punto…Ma non ci arrendiamo”. E’ intervenuto anche un lavoratore: “Ci sentiamo non solo abbandonati ma addirittura umiliati”.
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