Presidio sotto la Prefettura di Teramo, domani 27 maggio, dalle 10 alle 12, con Cgil, Cisl e Uil per riaccendere i riflettori sul dramma degli infortuni (e morti) sui luoghi di lavoro. Nel primo trimestre del 2021, sul territorio provinciale si sono verificati 608 infortuni ( 554 in occasione di lavoro e 54 in itinere) e sono stati denunciati tre incidenti mortali. "Partendo da questi numeri", si legge in una nota dei sindacati provinciali CGIL,CISL e UIL, "anche dal nostro territorio intendiamo rimarcare quanto sia necessario ed urgente che attraverso un rinnovato atto di responsabilità collettiva Governo,Istituzioni, Conferenza Stato-Regioni, Enti preposti, Parti Sociali (CGIL-CISL-UIL e Associazioni Datoriali), stipulino un grande PATTO PER LA SALUTE E PER LA SICUREZZA SUL LAVORO, che deve inserirsi all’interno ed in coerenza di un quadro pluriennale determinato dalla STRATEGIA NAZIONALE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE, assente da sempre nel nostro Paese ma richiesta insistentemente negli anni dalle Organizzazioni Sindacali, che deve definire in maniera chiara gli obiettivi, gli interventi, le misure di tutela da porre in essere in coerenza con la Strategia quinquennale europea, allineandosi al modello comunitario".I sindacati hanno intenzione di chiedere "un confronto ad Inail ed Ispettorato del lavoro per fare il punto della situazione sulla nostra Provincia e chiederemo l’apertura di un tavolo con le Organizzazioni datoriali per condividere la necessità che le lavoratrici ed i lavoratori, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, età, genere, provenienza, prima di essere adibiti ad ogni specifica mansione ricevano UNA PREPARAZIONE ED UN ADDESTRAMENTO ADEGUATI e, inoltre, DARE NUOVO IMPULSO AL RUOLO DELLA RAPPRESENTANZA, a partire dal garantire in ogni contesto lavorativo la consegna del DVR/DUVRI, l’accesso al registro degli infortuni (digitale), la consultazione sulla valutazione dei rischi e le misure di tutela, sulla designazione degli attori della prevenzione e sull’organizzazione della formazione (di cui all’art. 37 del D. lgs 81/08 s.m.)