amatrice2 original

Sei anni da quella notte maledetta del 24 agosto 2016, quando cambiò il volto del Centro Italia e decine di borghi tra Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche sono stati cancellati. Un terremoto che, quella notte, spezzò la vita di 299 persone, 239 delle quali nel solo Comune di Amatrice, nel Reatino, paese diventato il simbolo di quella tragedia. Ed è proprio ad Amatrice che è in corso una cerimonia di commemorazione delle vittime, iniziata in realtà stanotte con una veglia partita dal Campo Sportivo Tilesi fino a quel che resta del campanile della chiesa di San Domenico, alle porte della zona rossa del centro storico che tuttora, è bene ricordarlo, è distrutto. E’ qui che sono risuonati i 239 rintocchi delle campane recuperate tra le macerie, con la lettura, uno a uno, dei nomi delle vittime. Alla messa di questa mattina, alle 10.30, al campo sportivo Tilesi, hanno preso parte le massime autorità locali, regionali e, in rappresentanza del Governo, il Ministro della Ricerca, Maria Cristina Messa. Oggi, alle 17, la funzione religiosa sarà officiata ad Accumoli, comune reatino che fu epicentro del sisma del 24 agosto 2016, dove verranno ricordate le 11 vittime del borgo. 

 

amatrice1 original