E’ un vero e proprio bollettino di guerra il report annuale sulla ristoriazione in Italia riferito al 2020. I numeri parlano chiaro: dopo un anno di pandemia in Italia si contano 514mila posti di lavoro bruciati, 22mila imprese chiuse, ristori insufficienti e sfiducia alle stelle sopratutto. Nel rapporto a cura di Fipe-Confcommercio si conferma che il settore della ristorazione è in ginocchio, con il 97,5% delle imprese che ha perso fatturato nel 2020 e per oltre 6 ristoratori su 10 il calo di fatturato ha superato il 50% del volume d’affari dell’anno precedente. Secondo il rapporto, infatti, per l’89,2% degli imprenditori i sostegni sono stati poco (47,9%) o per nulla (41,3%) efficaci. Nell’anno della pandemia sono state chiuse 22.250 attività. 

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