Da quando non c’è più la ministra Azzolina a combattere per tenere le scuole aperte, si sono fatti enormi passi indietro, e non possiamo permettercelo perché la scuola è l’investimento sul nostro futuro. Gli studenti hanno subito già enormi danni, di tipo psicologico, sociale, formativo ed educativo. Per non tacere dei lavoratori con figli, in particolar modo donne, costrette a fare sforzi sovrumani per proseguire la propria attività e garantire al tempo stesso la didattica in sede domestica. Un recente studio pubblicato sul Corriere della Sera a firma di una squadra di scienziati conferma che la correlazione tra apertura delle scuole e aumento dei contagi in Italia non c’è stato, grazie anche all’enorme lavoro fatto durante l’estate dal Ministero, e da tutto il comparto scuola. Per questo non comprendo come sia possibile che la linea politica intrapresa dal Governo Draghi e dal Presidente della Regione Abruzzo sia ancora tutta orientata nel senso di sospendere la didattica in presenza, dalla primaria alle scuole di secondo grado, in modo generalizzato, indiscriminato e senza tener conto dei dati scientifici. Per questo sento di dover sostenere chi in questi giorni sta combattendo per le riaperture, tra cui il Comitato spontaneo di genitori, insegnanti e studenti “Scuola in presenza” di L’Aquila e Avezzano, che di recente ha manifestato in L’Aquila, e il gruppo “Priorità alla scuola”, che ha indetto una mobilitazione per il prossimo 26 marzo. Voglio rassicurarli che con Lucia Azzolina e con tutto il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle da tempo stiamo facendo una battaglia che va nella loro stessa direzione, e stiamo per presentare una mozione che impegnerà anche il Governo a prendere ogni necessario provvedimento che vada nel senso della riapertura delle scuole, con il necessario rispetto delle norme e dei protocolli.