La Uil Abruzzo aderisce alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che ricorre domani, 25 novembre. Il segretario regionale Michele Lombardo ribadisce l’importanza delle pari opportunità e della sicurezza sul lavoro e sostiene la necessità di mettere in pratica al più presto iniziative di prevenzione del fenomeno della violenza sulle donne, che è un tema culturale.
“In Abruzzo rimane forte la differenza tra il tasso di occupazione maschile e quello femminile sul lungo periodo – spiega il segretario generale Uil Abruzzo -. Un dato che rispecchia perfettamente quello nazionale, a cui si aggiunge un altro elemento negativo che è la forte tendenza all’invecchiamento, anche per effetto della carenza di posti di lavoro che rende difficoltoso l’ampliamento dei nuclei familiari”.Secondo il Rapporto globale sul divario di genere 2022 pubblicato dal World Economic Forum, che prende in considerazione il divario di genere sulla base di quattro fattori – economia, istruzione, salute e politica -, l’Italia si colloca al 63esimo posto su 146 paesi nell’indice globale. Valutando il dato riferito esclusivamente agli aspetti economici e di opportunità, il Paese scende al 110mo posto. L’emergenza sanitaria ha inoltre cancellato in un anno oltre il 40% dell’occupazione femminile creata tra il 2008 e il 2019, riportando il tasso di occupazione delle donne a poco sopra i livelli del 2008.
“Innanzitutto bisogna lavorare per creare una cultura delle pari opportunità a partire dall’educazione dei nostri giovani, bambini e adolescenti – dice Lombardo – eliminando due importanti fragilità: quella derivante da una differenza significativa tra la retribuzione maschile e femminile, spesso dovuta al fatto che sono maggiormente le donne a far ricorso al lavoro part time, in molti casi anche involontariamente, e quella legata alla difficoltà per le donne di raggiungere livelli elevati di carriera”. “Occorre – aggiunge – intervenire urgentemente e con forza per ridurre le disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro, con meno precarietà e più inclusione delle donne e più sicurezza per le lavoratrici e i lavoratori. Un nuovo impulso per l’occupazione femminile potrebbe arrivare dal PNRR, anche se investimenti orientati allo sviluppo di servizi educativi per l’infanzia, servizi di assistenza e cura per anziani e disabili, non sono del tutto sufficienti se non garantiscono un riequilibrio territoriale effettivo tra Sud e Nord, attraverso una migliore distribuzione dell’offerta dei servizi”.
Il segretario Lombardo, citando la campagna nazionale della Uil Zero morti sul lavoro, punta l’attenzione su un altro aspetto che incide sul mondo dell’occupazione, che è quello della sicurezza, spiegando che:“Purtroppo gli infortuni sul lavoro tra le donne sono aumentati. Il D. Lgs n° 81/2008, per la prima volta, ha stabilito che va tenuto in considerazione anche il genere nella valutazione dei rischi, perché la salute e la sicurezza sul lavoro possono essere condizionate anche dalla possibilità di conciliare tempi di vita e di lavoro. Molti passi avanti sono stati fatti, ma ancor oggi la materia della salute e sicurezza continua a prestare poca attenzione al genere”.
“La vera scommessa – conclude il segretario regionale della Uil – sarà quella di riuscire a mettere in atto misure di protezione che non diventino elemento di ostacolo per l’ingresso o la permanenza delle donne nel mondo del lavoro: “proteggere senza discriminare”, creando sistemi di tutela in grado di considerare e difendere le differenze, senza per questo costituire mezzi di segregazione per le donne”.