Si è finalmente insediata la Giunta per le Elezioni in Senato, ora spetta al Presidente Maurizio Gasparri di Forza Italia calendarizzare il prima possibile la valutazione sull’incompatibilità di Luciano D’Alfonso sulla doppia carica di Presidente della Regione Abruzzo e di Senatore della Repubblica.
“Sta per cadere, così, anche l’ultimo baluardo a cui si è appigliata l’arroganza istituzionale dell’incompatibile Presidente-Senatore Luciano D’Alfonso” commenta il consigliere regionale Sara Marcozzi “in Senato non avrà i suoi fedelissimi a proteggerlo. Il sequestro di Regione Abruzzo ha finalmente i giorni contati. Il M5S” continua la portavoce 5 stelle “è stato in prima linea contro l’atteggiamento irresponsabile del Presidente D’Alfonso che ha bloccato per quasi un anno l’intera Regione, prima in funzione della sua candidatura in Senato, poi nel disperato tentativo di mantenere la doppia poltrona. Ci siamo fatti portavoce della Costituzione, che sancisce l’incompatibilità all’art. 122, e del Regolamento del Consiglio Regionale in cui è esplicitata l’impossibilità di questa doppia carica. Inoltre abbiamo presentato, insieme ai cittadini abruzzesi, un ricorso al Tribunale Ordinario de L’Aquila che dovrebbe esprimersi il 23 luglio. Ora resta quest’ultimo atto in Senato nelle mani di Forza Italia”.
Al consigliere Sara Marcozzi, si unisce il Senatore M5S Primo Di Nicola “Non ci sono più scuse, Luciano D’Alfonso deve mollare una delle due poltrone. E’ oltremodo squalificante che per arrivare ad una decisione che sarebbe dovuta essere dettata dal buon senso e dalla correttezza istituzionale, il Presidente/Senatore incompatibile abbia atteso l’ultimo scoglio appigliandosi ad interpretazioni dei regolamenti, sacrificando anche quanto stabilito dall’articolo 122 della Costituzione Italiana che D’Alfonso continua a calpestare”.
Concludono “Ci auguriamo che il Presidente Maurizio Gasparri non perda tempo e convochi immediatamente la prima riunione della Giunta e ponga come primo punto all’ordine del giorno l’incompatibilità di Luciano D’Alfonso”.