Nell’ottocentesco Teatro Comunale di Atri è arrivato il circo: “Et voilà! Il Circo delle emozioni”, pièce teatrale dello scrittore abruzzese Elio Forcella.
Quello andato in scena nella settimana di natale si rivelato essere uno spettacolo davvero sorprendente, coloratissimo, ironico, surreale, lirico, divertente e gioioso, eppure caratterizzato da una costante vena malinconica, ben sottolineata dalle musiche composte per l’occasione da un ispiratissimo Concezio Leonzi e eseguite dal vivo dalla Banda di Casoli di Atri. Si è trattato di un viaggio nei sentimenti, nelle emozioni e nell’intimo di ciascuno attraverso la leggerezza e la fantasia degli originali numeri circensi messi in scena dai ragazzi di Rurabiandia, la nota fattoria sociale dedicata all’inclusione lavorativa e sociale di persone con disabilità. Un’opera corale che ha visto coinvolti ben 32 attori e 12 musicisti magistralmente diretti dal regista Francesco Anello.
E’ stato rappresentato un circo surreale e allegramente confusionario fatto di domatori di poesie, lanciatori di baci, sollevatori delle pene dell’animo, equilibristi sul filo dei pensieri, musicisti, motociclisti e clown, generando una serata di teatro che è riduttivo definirla spettacolo, in quanto si è trasformata, per i fortunati spettatori che hanno riempito la sala e per tutti i presenti, in una vera e propria esperienza gioiosa e al contempo commovente, individuale e collettiva, incredibile e inattesa, unica e indimenticabile.
La messa in scena, prodotta con il contributo della Fondazione Tercas e con il patrocinio del Comune di Atri, è giunta al termine di un percorso in cui “i ragazzi di Rurabilandia sono stati presi per mano e a accompagnati al confronto con le proprie emozioni; sono stati stimolati a guardare dentro si sé – ha spiegato a margine lo psicologo Domenico Meloni coordinatore del progetto, nonché autore dei costumi e delle ambientazioni – con l’intento di raggiungere la consapevolezza dei propri stati d’animo e arrivare a interpretare le emozioni altrui. Questo percorso ha puntato i riflettori sui sentimenti e le emozioni, ha permesso la percorrenza di strade insolite ed ha favorito l’acquisizione di competenze personali e relazionali. Tutti hanno sperimentato una nuova modalità e forma di conoscenza: la “cultura del cuore”. Ciascuno è stato incoraggiato a interrogare la propria intelligenza emotiva per indagare il proprio mondo interiore con l’intento di conoscere meglio se stessi e di riflettere sull’altro o sulla diversità”.
“In quest’opera teatrale – ha aggiunto Elio Forcella, il quale ha interpretato in maniera maiuscola anche il personaggio del Direttore del Circo – mi sono limitato a raccogliere i sentimenti, i desideri e le emozioni di questi splendidi ragazzi con cui ho lavorato stretto contatto per quattro mesi, ricevendo io per primo una lezione di vita straordinaria”.
Roberto Prosperi, presidente dell’ASP2 Teramo, per l’occasione prestato anche alla recitazione, ha così entusiasticamente annunciato “la costituzione della “Buona Compagnia di Teatro”, ultimo dolcissimo frutto della magnifica esperienza di Rurabilandia, progetto di inclusione da noi avviato ormai oltre 11 anni fa e che oggi non è più solamente un luogo fisico, ma rappresenta l’attuazione di un’idea rivoluzionaria, proponendo un modello sociale in cui il valore centrale e fondante è quello della diversità”.
“Il Circo delle Emozioni – ha concluso Meloni – è un invito ad ascoltare il proprio cuore, la propria voce emotiva e a raggiungere insieme stati profondi di vicinanza e solidarietà umana”.