Sulla crisi della Popolare di Bari, Mariani bacchetta Marsilio

Nella giornata di ieri, dopo aver appreso dalla stampa che l’Assessore alle attività produttive Mauro Febbo ha istituito un tavolo permanente di confronto sulla crisi della Banca Popolare di Bari, mi sono visto costretto a richiedere nuovamente al Presidente della Regione Marsilio un impegno da parte sua che credevo scontato.
Il 17 dicembre 2019, infatti, la prima Commissione consiliare ha approvato all’unanimità la risoluzione a mia firma “Iniziative volte alla tutela degli standard occupazionali della Banca Popolare di Bari in Abruzzo e alla salvaguardia dei risparmiatori del medesimo istituto e del tessuto socio economico abruzzese”, nella quale si impegna il Presidente della Giunta regionale ad intraprendere un percorso di confronto e dialogo con i Commissari della Banca d’Italia e ad istituire un tavolo di monitoraggio regionale con la partecipazione dei Parlamentari eletti in Abruzzo, i Capigruppo consigliari della regione, il Presidente Anci Abruzzo e le rappresentanze sindacali regionali.
Marsilio evidentemente non ha recepito l’unanime richiesta proveniente dai Consiglieri, lasciando all’iniziativa di un singolo Assessore un tema così delicato, quale è quello della crisi della Popolare di Bari. Dal canto suo l’Assessore Febbo che, dalla nota inviata alla stampa, sembra riprendere i contenuti della risoluzione, istituisce un tavolo “senza sedie” convocando solamente i rappresentanti sindacali di categoria del settore bancario. Febbo disattende completamente le indicazioni circa i soggetti da coinvolgere e invoca contemporaneamente “un fronte comune regionale in grado di coinvolgere anche i rappresentanti Parlamentari eletti in Abruzzo”.
Vista l’importanza della posta in gioco e le legittime aspettative di lavoratori, risparmiatori e cittadini, spero vivamente che il Presidente della Regione voglia sanare la situazione, assumendo un impegno in prima persona e convocando, già dal prossimo incontro del tavolo di confronto, tutti i soggetti indicati all’unanimità dal Consiglio regionale.

Sandro Mariani

consigliere regionale