Una domenica d'aprile. Il nuovo romanzo di Capecelatro tra storia del calcio e letteratura

DOMANI alle 18.00 alla Libreria Polarville de L’Aquila in via Castello 49

“Una domenica d’aprile” di Giuliano Capecelatro, 

romanzo in bilico fra storia del calcio e letteratura (e un po’ di filosofia).

Con Gianluigi Simonetti, 

professore associato di Letteratura italiana contemporanea 

all’Università de L’Aquila.

“Bertucco, chi era costui?”. Un uomo di 60 anni, mentre si fa la barba un mattino, vede riemergere dalla memoria un nome dimenticato, che pian piano lo riporta a una domenica della sua infanzia. Quando il Napoli batté la Juventus all’ultimo minuto, quando il comandante Lauro distribuiva una scarpa prima delle elezioni e una dopo essere stato votato. Quando la vita era aperta e piena di stupore – e in lui sorgeva la prima domanda sull’andamento del tempo, e i suoi perché. Una domanda che ora si ripropone con forza quasi ossessiva, che lo porta a vivere una breve, intensa e ambigua relazione con la “Ragazza del tempo”, artigiana che aggiusta antichi orologi. E lo costringe a rivedere una per una le certezze, le pigrizie e le abitudini routinarie della sua vita, per trovarvi infine una risposta. Parziale, precaria e non definitiva, ma piena di possibilità.

Giuliano Capecelatro (Napoli, 1947), scrittore e giornalista, è stato inviato de L’Unità e ha girato il mondo; ha ambientato quasi tutti i suoi libri nella città in cui è nato, ma soltanto in questo primo romanzo si è concesso – con garbo e un misto di fiction e di cronaca – il lusso dell’autobiografia. Ha pubblicato con Il Saggiatore tre biografie romanzate: “Il sole nel labirinto” (su Raimondo de Sangro principe di Sansevero), “Tutti i miei peccati sono mortali” (su Caravaggio) e “Le Corna del Duca” (su Cesare della Valle, Duca di Ventignano). Con l’editore Iacobelli ha pubblicato “Passeggiate d’autore” (Roma attraverso le targhe di chi la visitò e/o ci visse).