Ha scelto una foto che ritrae un gruppo di volontari impegnati nella sala operativa della Protezione Civile il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto,  a corredo del suo messaggio dedicato alla giornata del primo maggio. Eccolo: “Oggi, primo maggio, siamo portati a riflettere ancor di più sul significato che assume la relazione intercorrente tra lavoro e dignità, lavorando la persona si nobilita, una relazione che diviene fondamentale per la stabilità di ciascuno: nell’esercizio di ciò che sappiamo e ci piace fare, trasferiamo competenza ed entusiasmo contribuendo ad apportare valore aggiunto alla nostra comunità. Il valore del lavoro è anche di natura etica, poiché rappresenta un fattore di crescita da intendersi anche come strumento di coesione sociale, un aspetto quest’ultimo di cui l’emergenza pandemica ci ha privati, troppe volte isolandoci, generando solitudine. Tanta attenzione e premura da parte di noi istituzioni deve essere rivolta ed è rivolta a tutte quelle donne che, più di tanti, a causa della pandemia hanno perso la loro occupazione, il proprio diritto al lavoro, amplificando quelle disuguaglianze, purtroppo, già in essere che vanno eliminate. La complessità del tempo che stiamo vivendo, deve comunque preservare l’impegno costante e fiducioso di ciascuno e, al contempo, non deve distoglierci dalla volontà di continuare ad investire e costruire un futuro “virtuoso” che veda al centro il lavoro non solo perché consente una realizzazione personale, ma perché favorisce il progresso dell’intera società. In questo giorno dedicato a ricordare e ricordarci l’importanza che riveste “il lavoro” così come sancito nella nostra Costituzione, deve essere ancora più forte la consapevolezza che, seppur in piena emergenza sanitaria, sapremo insieme rinnovarci nel lavorare e ricostruire la dimensione produttiva. La nostra vicinanza ed il nostro più caro e sincero ringraziamento deve andare a tutto il personale sanitario, ai volontari, anche oggi a lavoro, perché impegnati, senza alcuna sosta, nella campagna vaccinale che deve proseguire senza alcuna sosta. Buon primo maggio “virtuoso”! Non siamo, non siete soli!”.
 
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