Domani, Mercoledì 4 Agosto alle ore 21.15 Tagliacozzo Festival ospita l’opera più nota di Ruggero Leoncavallo, Pagliacci in collaborazione con Accademia di Alto Perfezionamento Vocale Stage Daltrocanto di Donata d’Annunzio Lombardi. Con la regia di Chris Catena, l’opera sarà allestita in un circo vero grazie alla collaborazione del Circo Takimiri con la voce recitante di Tracy Taddei.
“E’ una cosa straordinaria – dice Jacopo Sipari, direttore del Festival. Erano anni che volevamo inserire in cartellone quest’opera per la sua bellezza intrinseca ma, di certo, l’idea di allestirla in un vero circo renderà tutto ancora più emozionale. La contaminazione tra il reale e la finzione, elemento cardine del libretto, tra spettatori e attori, tra circensi e cantanti aiuterà a rendere lo spettacolo indimenticabile”.
Pagliacci è un’opera lirica in due atti su libretto e musica di Ruggero Leoncavallo.
Fu rappresentata per la prima volta al Teatro dal Verme di Milano il 21 maggio 1892, con la direzione di Arturo Toscanini. Fin da poco tempo dopo la prima esecuzione è di frequente rappresentata insieme a Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni (1890), con la quale è considerata una delle più rappresentative opere veriste.
Stando alle parole dello stesso compositore, l’opera si ispira a un delitto realmente accaduto a Montalto Uffugo, in Calabria, dove il compositore visse da bambino alcuni anni.[4] Secondo i documenti dell’epoca, il suo tutore, Gaetano Scavello, era in relazione con una donna del luogo, della quale era innamorato anche un certo Luigi D’Alessandro: questi, geloso della donna e insultato pubblicamente dal tutore di Leoncavallo, la notte del 5 marzo 1865 accoltellò Scavello all’uscita da un teatro, aiutato dal fratello Giovanni; la vittima morì poche ore dopo ma fece i nomi degli assassini, che furono condannati dal padre di Leoncavallo, magistrato a Montalto. Leoncavallo in seguito affermò che l’assassinio si svolse sotto i suoi occhi e che fu eseguito da un pagliaccio che aveva appena ucciso la propria moglie, poiché sosteneva di aver trovato tra i suoi vestiti un biglietto di Scavello.
“Pagliacci – dice il Sindaco Giovagnorio – è indubbiamente una delle opere più intense del repertorio operistico mondiale. Sono davvero felice che possa essere rappresentata nella nostra rassegna, sempre attenta alla promozione dell’opera e dei giovani”.
Eccezionale il cast invitato con Carolina Lopez Moreno nel ruolo di Nedda, Francesco Fortes (Canio), Lorenzo Martelli (Beppe), Fernando Cisneros (Silvio) con la straordinaria partecipazione di Sergio Bologna nel ruolo di Tonio.
Al pianoforte il Maestro Guido Cellini con la direzione affidata al M° Giuseppe Aprea.
“La trama di Pagliacci è purtroppo altrettanto realistica e pertinente di quando è stata presentata per la prima volta nel 1892 – dice il regista Catena. (…) il risultato finale di Pagliacci è purtroppo lo stesso di molti casi nella vita reale. Quando finalmente lei cerca di lasciare il suo aggressore, la situazione da violenta diventa mortale. Una vita che diviene commedia e che a sua volta, dipinge uno squarcio violento di vita e lo scaraventa su ogni spettatore lasciando in ognuno di essi un senso di vuoto ed una morale su cui riflettere”.
“Il tema della violenza sulle donne – dice l’Assessore Nanni – è purtroppo tristemente attuale. Ora come allora è una piaga della nostra Società che deve essere costantemente attenzionata”.
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